La Commissione UE, con comfort letter comunicata dal Ministero del Lavoro l’8 marzo 2025, ha dato il via libera alla fiscalità del Codice del Terzo settore. Dal 1° gennaio 2026 diventano operative le norme su imposte dirette e regimi agevolati degli ETS, inclusi i nuovi criteri di non commercialità e i regimi forfettari su opzione; per le imprese sociali arriva la detassazione degli utili reinvestiti. Restano in attesa di ulteriore valutazione UE i titoli di solidarietà e gli incentivi agli investimenti nelle imprese sociali di nuova costituzione.

 

La legge 16.12.2024 n. 193 ha introdotto agevolazioni fiscali volte a incentivare gli investimenti nelle startup e Pmi innovative. Queste misure si sommano a quelle previste due mesi prima dalla legge 28 ottobre 2024, n.162 e si inseriscono in un quadro più ampio di incentivi fiscali e finanziari che mirano a favorire la patrimonializzazione delle imprese innovative, a incentivare gli investimenti nel settore tecnologico e a promuovere la crescita economica e la competitività del Paese. 

La Legge di Bilancio 2025 introduce modifiche ai crediti d’imposta per investimenti innovativi e alla Transizione 4.0, amplia le possibilità di cumulo delle agevolazioni e conferma nuovi obblighi di compliance. Maggiori opportunità per le imprese, ma anche nuovi adempimenti da considerare.

La Legge di Bilancio 2025 conferma la riforma del Fondo di Garanzia con una nuova aliquota unica del 50% per le operazioni di liquidità e introduce l’accesso alle Mid Cap con meno di 250 dipendenti. Previsto anche l’innalzamento del tetto per le operazioni di importo ridotto.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il “Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e banche”. L’obiettivo è facilitare la raccolta e la comunicazione delle informazioni ESG, supportando l’accesso al credito e migliorando il posizionamento competitivo delle imprese.